Le grandi trasformazioni di cui noi ci occupiamo non avvengono soltanto di fronte ai nostri occhi ma avvengono anche all’interno di noi e soprattutto all’interno dei nostri occhiali.
Il video riguarda, dopo il saluto di Renzo Guolo, la relazione di Adone Brandalise, tenutasi sabato 7 novembre 2015 nell’Aula Magna del Bo (Università degli studi di Padova), sul tema delle migrazioni nella società odierna. Il Centro Interdipartimentale di Ricerca per gli studi Interculturali e della Migrazione, in collaborazione con Padova Accoglie, ha promosso il convegno di studi “Le migrazioni oggi: soggetti e scenari”. Il Progetto Melting Pot Europa ha curato le registrazioni video degli interventi.
L’intervento di Adone Brandalise si occupa della questione dell’immigrazione e dei suoi effetti sulla politica e la sfera pubblica. Si discute della complessità dei processi migratori e del fatto che spesso la loro influenza è determinata da fattori remoti rispetto alla manifestazione stessa. Ci sono fenomeni, sottolinea Brandalise, come la presenza migratoria nelle società, che mettono in evidenza i problemi esistenti, senza essere la loro vera causa. La presenza dei migranti spesso ci ha dato la possibilità di affrontare problemi che altrimenti sarebbero stati ignorati.
Discutere di immigrazione, quindi, ha un effetto positivo sulla nostra comprensione della società e della cultura. Tuttavia, se analizziamo il fenomeno troppo rigidamente secondo le categorie delle singole discipline, ci perdiamo una parte importante del quadro. Quando molti studiosi si concentrano sulla propria disciplina, spesso dimenticano di considerare il fenomeno nel suo insieme. Questo crea una lacuna nella nostra comprensione del fenomeno.
Andare oltre le categorie più utilizzate
Brandalise ritiene che l’argomento dell’immigrazione richieda molta attenzione e la disponibilità ad andare oltre le categorie più utilizzate. I fenomeni che stiamo analizzando, infatti, sono influenzati dal nostro modo di guardare le cose e dalle risorse che utilizziamo per farlo, che vengono modificate dalla nostra interazione con la realtà. È importante confrontare le idee teoriche con la realtà. Anche se le emozioni sono importanti, non sempre aiutano a capire la realtà. Allo stesso tempo, se una ricerca scientifica si concentra solo su se stessa, non può migliorare.
Un banco di prova che richiede una ridefinizione della ricerca
Brandalise afferma che questo è uno dei temi in cui la ricerca universitaria non solo trova un luogo di applicazione, ma anche un banco di prova che richiede una ridefinizione, una trasformazione dei suoi stili, assetti e del modo in cui immagina la sua presenza nelle istituzioni che riguardano la ricerca e la formazione, ma anche nel corpo sociale che le ospita. Quando si pensa all’immigrazione a livello globale, si devono usare modi diversi di comprendere e pensare all’argomento. Questo è importante perché ci aiuta a vedere come l’immigrazione sia collegata a problemi più grandi nella società. Si deve pensare a come rendere la nostra società migliore per tutti, e l’immigrazione fa parte di questo.
L’opportunità di riflettere sui nostri valori culturali
Conclude Brandalise che, a volte, quando ci si concentra troppo sugli effetti immediati della migrazione, si rischia di perdere di vista le questioni di maggior rilievo. È importante ricordare che i migranti portano con sé non solo sfide, ma anche opportunità per riflettere sui nostri valori culturali e sociali. Si devono affrontare queste questioni con una mente lucida e un senso di urgenza, ma anche con rispetto e dignità. Ecco perché le conferenze accademiche sono così importanti. Forniscono uno spazio per la discussione e l’analisi rigorosa, che possono aiutarci a comprendere meglio le complessità della migrazione e il suo impatto sulla società.
è un filosofo e letterato italiano che si è distinto per la sua attività di ricerca e la promozione di iniziative scientifiche. Nel 1972, si laurea con una tesi che sperimenta nuovi metodi critici su testi narrativi italiani di Manzoni e Gadda. La sua ricerca si basa sull’intreccio tra riflessione filosofica e psicoanalitica con l’interpretazione del testo letterario, studiando autori come Spinoza, Plotino, Hegel, Lacan e altri. Ha collaborato a diverse riviste e promosso progetti di didattica e ricerca legati agli studi interculturali. Tra i temi principali della sua ricerca, ci sono il problema della singolarità, il rapporto tra mistica ed evento soggettivo, quello tra pensiero filosofico e azione politica e quello tra poesia e pensiero. Tra gli autori che maggiormente animano la scena della sua riflessione, ci sono Platone, Leopardi, Melville, Nietzsche, Shakespeare, Luis de León, Max Ophüls e Orson Welles.
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Siamo un gruppo di ex studenti di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, dottorandi, ricercatori o insegnanti, che hanno partecipato molti anni fa sui banchi dell’Università a lezioni di Adone Brandalise. Si tratta di un insegnamento che si è depositato solo in minima parte in testi scritti, come chi l’ha frequentato sa. Esso è rimasto sino a oggi per lo più affidato alle orecchie che lo hanno ascoltato. Eppure da diverso tempo c’è l’abitudine di registrare quelle lezioni, così preziose per molti tra coloro che vi hanno assistito. Abbiamo pensato così di attivarci per raccogliere questo materiale e renderlo disponibile in rete.